13 GENNAIO 2020 - VISUAL CULTURE
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Gli anni ’90 sono tornati a farci visita, portandosi dietro un grosso bagaglio culturale riempito con gli oggetti cult che hanno caratterizzato questo straordinario decennio.
Tutti noi ci ricordiamo del tamagotchi, delle audio cassette, del gameboy e del crystal ball, perché ci fanno tornare in mente i ricordi più belli della nostra infanzia, o almeno per noi è così.
Tuttavia sono i colori al neon a essere tornati di moda e ad aggiudicarsi un posto tra le ultime tendenze, sopratutto sono le scritte al neon ad aver conquistato un ruolo da protagoniste nella decorazione d’interni e nelle vetrine.
Infatti, sono tantissimi i negozi che riempiono i loro spazi con lampade al neon che compongono frasi accattivanti e che attirano l’attenzione, invogliando le persone a entrare a sbirciare o solamente a scattare fotografie a regola d’arte, pronte per essere lanciate nel mondo dei social.
Le insegne luminose al neon sono anche la soluzione migliore per conferire visibilità sia diurna che notturna e per spiccare anche a molti metri di distanza.
Le luci al neon ci ricordano le opere luminose di Lucio Fontana, tra cui quella installata all’ultimo piano del Museo del 900 a Milano, una linea luminosa che si snoda e conferisce colore e tridimensionalità allo spazio circostante. L’opera di Fontana testimonia uno degli esempi di come il neon abbia iniziato a farsi spazio nel mondo dell'arte, continuando a essere fonte di ispirazione anche per l’arte contemporanea, l’architettura e il design.
Anche nel mondo del graphic design, il neon è estremamente utilizzato - quasi abusato - nei lavori creativi al fine di comporre delle grafiche sempre più attraenti, visibili e d’impatto.
Ai creativi l’ardua sentenza.
Sperimentate con i colori neon nei progetti e inseritene uno nel portfolio, questo vi assicurerà di essere notati anche a chilometri di distanza!
Ma non abusatene...