Pieni, vuoti, strecciati. Ovunque.

3 FEBBRAIO 2020 - GRAPHIC DESIGN

4 min

L'ardua

scelta del font.

Se parliamo di grafica la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente la scelta del font, estremamente importante per dare un’identità visiva, un carattere ben definito al progetto e per differenziarsi dalla moltitudine dei lavori già esistenti.

Avere avere avere,

carattere!

Scegliere un font non è per niente semplice, serve una vasta ricerca e un’ampia selezione per trovare quello che si incastra perfettamente con la nostra idea. Anni fa, la ricerca poteva spaziare ovunque, la scelta del font era libera e flessibile e i caratteri venivano selezionati per la resa che davano sulla carta stampata. Da qualche anno, la scelta di un carattere tipografico comporta altre decisioni perché, nella maggior parte dei casi, un font deve poter vivere sia sulla carta che online. Questo fatto ha condizionato le scelte di molti graphic e web designer, che ricercano sempre più il particolare differenziante.

La guerra tra librerie,

di font.

Nel 2010, con la nascita di Google Fonts, una libreria intuitiva e semplice, la scelta del font si è ampliata, rivoluzionando il mondo della grafica. I font proposti da Google erano, al tempo, lineari e puliti ma avevano uno stile simile tra loro, confondendo i progetti nella navigazione online. Oggi non è più l’unico luogo sul web dove fare ricerca, infatti la maggior parte dei graphic designer utilizza la libreria Adobe Fonts, che ha portato una ventata di freschezza e di novità, proponendo font più riconoscibili e dall’identità visiva spiccante e affascinante.

Cambi di

prospettiva

Di questi tempi è abitudine declinare il font principale in diverse versioni, in modo da soddisfare più esigenze visive differenti con un singolo carattere. Un unico font si può quindi proporre in diversi pesi, tra cui comp (compatto), cond (condensato), extended (esteso), narrow, skyline, wide. 
Sul web notiamo un cambio di prospettiva, dove i font pieni si contrappongono a quelli in versione outline, dove non c’è il riempimento ma solo il contorno, per dare all’occhio il tempo di godersi ogni sfumatura del progetto. 

I nuovi trend

nella typography

In linea con questo cambiamento non possiamo dimenticarci di citare il MADE Outer Sans, un font disponibile in diversi stili e pesi, sia in versione piena che in quella outline. È letteralmente esplosa la moda per questo carattere e anche noi ci siamo lasciati influenzare! Un’altra tendenza è quella della tipografia cinetica, dall’inglese kinetic type, una tecnica di animazione che mescola movimento e testo, che combina la tipografia vecchio stile alla potenza del video, per creare testi accattivanti e ipnotici.

Our sight, your design.

Type is a beautiful group of letters, not a group of beautiful letters.

Cit. Matthew Carter

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